venerdì 29 novembre 2013

Afrodite K: Adesso basta con queste tasse: ho un tumore e da o...

Afrodite K: Adesso basta con queste tasse: ho un tumore e da o...: Quando è troppo è troppo. Adesso basta.  E' una vita che pago tasse (dal 1992) ed contributi Inps (dal 1996 quando sono diventati obb...

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lunedì 21 ottobre 2013

I dialoghi risolutivi

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Articolo pubblicato su Aziendaitalia -  WKI

Our lives begin to end the day we become silent about things that matter
Martin Luther King

 “Anche ieri sera l’ennesima riunione stressante, ormai non riesco più a sopportare il mio capo, ogni giorno un motivo per controllare il mio lavoro e dirmi come devo fare, senza il minimo rispetto e senza tenere in considerazione la mia esperienza e il mio modo di lavorare!”
Quante volte abbiamo sentito frasi come questa, dette con rabbia o con desolazione, ma frasi che rivelano quanta sofferenza, frustrazione, desiderio di rivalsa nei luoghi di lavoro si possano vivere. E sorprendentemente, il carico più pesante non arriva dal lavoro in senso stretto ma piuttosto dalla qualità dei rapporti che si creano con i colleghi, con i capi, con i clienti. In definitiva con le persone con cui passiamo forse la maggior parte del nostro tempo. Imparare a gestire questi momenti critici diventa quindi molto utile sia per il benessere professionale sia per i risultati aziendali.
Imparare a riconoscere e a gestire le situazioni critiche è un’arte antica ma ancora molto attuale: quella del dialogo.

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giovedì 4 luglio 2013

CERVELLI STRANIERI IN ITALIA


Intervista di Luciana Zanon
pubblicata su Direzione del Personale - rivista di AIDP  - giugno 2013


CERVELLI STRANIERI IN ITALIA
Chi sono, cosa pensano, come vedono il mercato del lavoro i ‘cervelli stranieri’ in Italia? Tre interviste a chi ci vede con occhi diversi.

“Una prima forte impressione, cominciando a lavorare qui, è stata la grande sorpresa che io con la mia esperienza internazionale abbia scelto di  lavorare in Italia. Mi sono sentito, e mi sento ancora adesso, un po’ come un caso raro. Tutti mi chiedevano - Ma come mai vieni proprio qua, proprio in Italia? -”
Chi parla è Hamid, vera icona cross-cultural: nato in Germania da  una famiglia di origine iraniana, ha lavorato oltre che nel suo paese, in Belgio, Danimarca, Usa occupandosi di governance, sviluppo economico, venture capital e start up.  A 38 anni approda in Italia per lavorare nel settore innovazione di una grande azienda italiana. A un anno dal suo arrivo, la sua è una testimonianza con la genuinità della prima impressione.
“Che spiegazione ti dai per questa sorpresa? Forse per provincialismo o senso di inferiorità?”
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venerdì 11 gennaio 2013

Time management per il nuovo anno

Ho trovato questa poesia di Borges e l'ho trovata perfetta per il time management del nuovo anno.

Tanti auguri a tutti per il 2013.






Istanti

Se potessi vivere di nuovo la mia vita.
Nella prossima cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igienico.

Correrei più rischi,
farei più viaggi,
contemplerei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei in più fiumi.

Andrei in più luoghi dove mai sono stato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari.

Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
della loro vita sensati e con profitto;
certo che mi sono preso qualche momento di allegria.

Ma se potessi tornare indietro, cercherei
di avere soltanto momenti buoni.
Chè, se non lo sapete, di questo è fatta la vita,
di momenti: non perdere l'adesso.

Io ero uno di quelli che mai   
andavano da nessuna parte senza un termometro,
una borsa dell'acqua calda,
un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.
  
Se potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all'inizio
della primavera
e resterei scalzo fino alla fine dell'autunno.
  
Farei più giri in calesse,
guarderei più albe,
e giocherei con più bambini,
se mi trovassi di nuovo la vita davanti.
    
Ma vedete, ho 85 anni
e so che sto morendo.
   
Jorge Luis Borges


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