Le versioni ufficiose alle volte però non coincidono e, inconfessate, ansie di tipo diverso sono in agguato.
Intanto, con chi vado in vacanza? Certo è un tema più conosciuto a chi non ha uno stato familiare ben certificato. Vado con i soliti amici? Rassicurante e tranquillo ma magari con poche possibilità di conoscere nuove persone… Oppure parto per il Tibet con avventure nel mondo, sicuramente là di gente nuova ne incontro, ma se sono tutte coppie? E poi, perché passare le mie vacanze porprio con degli sconosciuti?
Ma anche coppie e famiglie a volte si attanagliano con questo dilemma: partiamo noi per conto nostro (tranquillo, sicuro, qualche volta noioso) oppure ci aggreghiamo ad altri (sicuramente più movimentato, ma a rischio litigio)? Il gruppo è bello, si sa, ma a volte può essere faticoso, tutte quelle discussioni diplomatiche con l’obbigo di divertirsi come dei matti.
Naturalmente l’altro dilemma è: dove vado in vacanza? C’è chi si trova da dio in un paesino sconosciuto del Cadore eppure si obbliga ad andare in Brasile per ovvie ragioni di trend. O chi vorrebbe passare i suoi giorni vacanti a cazzeggiare in un bel villaggio dove tutto è organizzato, ma alla fine decide di farsi 15 giorni in barca a vela per seguire un partner avventuroso e con l’adrenalina sempre in movimento. Ovviamente capita anche l’esatto contrario.
E poi, che fare durante le vacanze? Qualcuno si organizza mesi prima, pianifica, progetta, organizza. Certo è un ottimo modo per contenere l’ansia, tutto previsto - tutto sicuro. Ma il rischio è quello di svegliarsi al mattino con una tabella di marcia più serrata di quella di una convention da 1000 persone. Oppure non programmo nulla, vado e quel che succede succede, col rischio di aggregarsi poi al primo organizzato di turno e ritrovarsi poi con la solita tabella di marcia…per giunta neanche decisa da me!
E poì c’è che chi: ma chissenefrega, perché mai dovrei andare in vacanza?. Sai che c’è, rimango a lavorare che è molto meno stressante, non c’è nessuno in giro così riesco a concentrarmi meglio, col rischio ovviamente, in un momento di tristezza di sentirsi il solito sfigato…..
E poi, ancora c’è chi…… Continua a leggere!